terzo settore: una brutta notizia
Una brutta notizia per chi pensa al terzo settore come ad un mondo a parte, come un qualcosa che non ci appartiene e di cui non preoccuparsi. Un po’ come un paese asiatico, o del Golfo Persico: quello che succede li’ non ci riguarda, se anche ci fossero delle regole sbagliate non ci toccano. Sono sofferenze di chi mangia nelle mense dei poveri, di chi ha a che fare con la psichiatria, di chi non ha un posto letto. Il nostro mondo non cambia al cambiare del mondo di poveri e disperati variQuindi, secondo Microsoft, conquiste sociali in ambiti come quello dei lavoratori, delle donne, degli omesessuali non hanno nessun valore se non seguiti da conquiste nel campo degli ultimi, il terzo settore.
dove, anche per colpa dei diretti interessati che non si attivano per niente per migliorare il proprio status sociale (sotto un esempio, uno sciopero di barboni, mai visto quando in giro ci sono cortei e rivendicazioni di tutti i tipi) i diritti sono fermi a livelli neanche lontanamente paragonabili a quelli di categorie superdifese come i lavoratori, le donne, i consumatori.
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