il primo pentito delle onlus
Riccardo Friede, il primo pentito delle onlus. Veramente non e- un vero pentito (anzi la confessione non e- neanche sua, ma dei volontari dei link in fondo alla pagina)
ma un pentito involontario, perche' voleva dire la sua su di un dibattito intorno a figure profit presenti nel mondo nonprofit. Tra le ammissioni inconsapevoli (pensava forse di essere letto solamente da suoi colleghi) in rosso il ruolo dei volontari, che dovrebbero lavorare gratis per il bene di questo o di quello ma in realta- sono per la maggior parte dei bugiardi, perche- se glie lo chiedi ti dicono che non prendono niente e lo fanno gratis, nella realta- sono li- per soldi
dialogatore diretto accetta il lavoro perché gli viene prospettato di mettere da parte soldi facili e divertendosi pure
il dialogatore diretto viene affascinato dalla réclame di “guadagni interessanti, spostamenti in tutta Italia, lavoro di squadra, formazione continua e percorso di sviluppo personale”
ma un pentito involontario, perche' voleva dire la sua su di un dibattito intorno a figure profit presenti nel mondo nonprofit. Tra le ammissioni inconsapevoli (pensava forse di essere letto solamente da suoi colleghi) in rosso il ruolo dei volontari, che dovrebbero lavorare gratis per il bene di questo o di quello ma in realta- sono per la maggior parte dei bugiardi, perche- se glie lo chiedi ti dicono che non prendono niente e lo fanno gratis, nella realta- sono li- per soldi
dialogatore diretto accetta il lavoro perché gli viene prospettato di mettere da parte soldi facili e divertendosi pure
il dialogatore diretto viene affascinato dalla réclame di “guadagni interessanti, spostamenti in tutta Italia, lavoro di squadra, formazione continua e percorso di sviluppo personale”
immagini di operatori onlus
http://www.fundraisingkmzero.it/face-to-face-dialogo-diretto-fundraising/
La popolazione cui appartiene il dialogatore/piazzista/vu’ cumprà di buone cause (da qui in poi “dialogatore diretto” o “dialogatore“) presenta alcune caratteristiche comuni con altissima frequenza. Il contributo di osservazioni e testimonianze dirette o indirette raccolte in ripetuti incontri con intere generazioni di dialogatori diretti consente ormai di stilare una lista dei tratti salienti di questa specie:
http://www.fundraisingkmzero.it/face-to-face-dialogo-diretto-fundraising/
La popolazione cui appartiene il dialogatore/piazzista/vu’ cumprà di buone cause (da qui in poi “dialogatore diretto” o “dialogatore“) presenta alcune caratteristiche comuni con altissima frequenza. Il contributo di osservazioni e testimonianze dirette o indirette raccolte in ripetuti incontri con intere generazioni di dialogatori diretti consente ormai di stilare una lista dei tratti salienti di questa specie:
- il dialogatore diretto é giovane (tipicamente, tra i 20 e i 30 anni)
- il dialogatore diretto studia all’università, oppure é inoccupato, oppure é disoccupato
- il dialogatore diretto accetta il lavoro perché gli viene prospettato di mettere da parte soldi facili e divertendosi pure
- il dialogatore diretto viene affascinato dalla réclame di “guadagni interessanti, spostamenti in tutta Italia, lavoro di squadra, formazione continua e percorso di sviluppo personale”
- il dialogatore diretto spesso crede, con intelletto onesto e cuore pulito, nella possibilità di contribuire a cambiare il mondo
- il dialogatore diretto evidentemente spesso viene selezionato non perché ha le giuste caratteristiche personali, ma perché si presenta ai colloquidi gruppo. E basta.
- il dialogatore diretto sovente non viene istruito sulla causa che propone di sostenere. Una cartellina in mano letta un’ora prima può bastare
- il dialogatore diretto, quando viene informato sulla causa che propone di sostenere, solitamente conosce il progetto e il nome dell’ente che rappresenta, ma non conosce la mission, ignora gli altri suoi programmi, non ha mai toccato e forse m..
Riccardo Friede, nato a Dolo (VE) il 19 novembre 1984 (data molto musicale!)
Lavoro come fundraiser nella Fondazione Cav. Guido Gini e sono coordinatore del Gruppo Triveneto di Assif – Associazione Italiana Fundraiser. Prima sono stato tirocinante di Fondazione ABO. Prima ancora ho lavorato per Daccapo Associazione Trauma Cranico. Prima ancora ho fatto uno stage a Sinfonia Agenzia di Comunicazione Sociale. Ogni volta ho imparato qualcosa, nel bene e nel male.
Nel 20019 ho frequentato il Master in Fundarising di Forlì e sono stato tirocinante di Luciano Zanin.
Da dieci anni sono volontario innamorato dell’associazione “Il Portico” e poi di Catarsi. Nella memoria 6 anni pieni in Assiscout. Da poco faccio parte del consiglio generale della Fondazione Riviera-Miranese.
Lavoro, formazione, tempo libero per me si mischiano alla grande, per cui ho la fortuna di divertirmi un sacco.
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