la truffa delle onlus: Edoardo Costa innocente

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Edoardo Costa indagato per truffa (sotto un articolo del corriere), ma l'unica sua colpa e' quella di essere finito nel mirino di Striscia la Notizia, e di li' indagato dalla Finanza. Non c'e' nessuna differenza fra quello che ha fatto Costa e quello che fa regolarmente un qualsiasi prete o operatore onlus, per esempio.

 La Casa della carità  è una fondazione che persegue finalità  sociali e culturali istituita nel maggio 2002 su iniziativa del cardinale Carlo Maria Martini e che ha come garanti il sindaco e l'arcivescovo pro tempore della città  di Milano. La nostra principale attività  è ospitare e prenderci cura di persone in difficoltà .
La nostra sede Siamo a Milano, in via Francesco Brambilla 10, in una ex scuola del quartiere di Crescenzago. La struttura, messa a disposizione dal Comune di Milano e ristrutturata grazie a un lascito dell'imprenditore milanese Angelo Abriani, è stata inaugurata il 24 novembre 2004.  http://www.casadellacarita.org/



Sopra un tipico esempio, la Casa della Carita': degli 80 milioni di euro lasciati in donazione da Angelo Abriani per la sua realizzzazione, solo 10 sono stati effettivamente spesi per la casa della Carita', il resto sparito nelle proprieta' private di Carlo Maria Martini e Don Virginio Colmegna, i due religiosi che hanno avuto in gestione l'eredita'.
La stessa identica percentuale di Edoardo Costa.
L'unica differenza appunto e' che a Striscia la Notizia va bene che un prete si appropri di questi soldi, mentre se lo fa un modello non va bene.
Non sempre essere belli porta dei vantaggi...
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/news/2011/05/24/news_6581.shtml





























    I FONDI ERANO STATI DONATI A FAVORE DEI BAMBINI DEI PAESI POVERI

Edoardo Costa indagato per truffa
ai danni dei bambini africani

L'ex protagonista di «Vivere» si sarebbe appropriato di circa 570 mila euro versati in beneficenza

Edoardo Costa (Infophoto)
Edoardo Costa (Infophoto)
MILANO - Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti dell'attore Edoardo Costa, già protagonista della soap opera «Vivere». L'attore è accusato di truffa aggravata, appropriazione indebita, falso ideologico e materiale e uso di atto falso. Secondo il pm di Milano Bruna Albertini, si sarebbe appropriato di circa 570 mila euro versati in beneficenza alla associazione a favore dei bambini dei Paesi poveri da lui fondata, C.I.A.K.. Secondo la ricostruzione dei finanzieri, l'associazione benefica avrebbe destinato realmente allo scopo dichiarato solo una piccola percentuale del denaro raccolto: dei circa 650mila euro raccolti, solo 80mila sarebbero stati destinati all'assistenza dei bambini. Per gli investigatori la cifra raccolta potrebbe anche essere «molto superiore, poiché non è stato possibile quantificare tutto il denaro drenato nel corso dei vari eventi. Questo perché nella maggior parte dei casi la onlus raccoglieva denaro contante, di difficile tracciabilità».
I LIBRI FOTOGRAFICI - Sono stati inoltre sottoposti a sequestro 7.325 libri fotografici, relativi ai progetti benefici promossi dall'associazione, le cui spese di realizzazione sono state pagate utilizzando denaro proveniente dalle oblazioni di aziende o privati cittadini. L'attività investigativa è nata dopo alcuni servizi televisivi di «Striscia la Notizia» e «Italian Job», in cui si avanzavano dubbi sulle somme raccolte in occasione di eventi e serate di beneficenza. L'inchiesta, nata nel 2008 in seguito alle denunce andate in onda in tv, si riproponeva di verificare se le somme raccolte in occasione di eventi e serate di beneficenza, attraverso la C.I.A.K., l'associazione senza scopo di lucro, fondata e presieduta dallo stesso attore, fossero state effettivamente destinate alle attività progettuali pubblicizzate in favore di soggetti bisognosi: in particolare aiutare i bambini dei Paesi più poveri nel mondo, ai quali però secondo investigatori e inquirenti, sarebbe arrivato ben poco di questo denaro. Costa, che ora rischia il processo, è così indagato per truffa aggravata, appropriazione indebita, falso ideologico e materiale e uso di atto falso.
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